Hocus & Lotus: imparare una lingua insieme ai dinocroc

  • 13 09 2018

Nel mondo fantastico di Hocus & Lotus, imparare una nuova lingua è un processo naturale, a misura di bambini, che avviene in un contesto di gioia e affetto guidati dalle Magic Teachers, maestre non solo di professionalità ma anche d’empatia.

Hocus & Lotus sono i due dinocroc un po’ dinosauri e un po’ coccodrilli che accolgono i bambini nel loro mondo fantastico. Un mondo dove ci si diverte in un’altra lingua, dove all’inizio non si capisce (quasi) nulla e alla fine si parla senza sforzi, divertendosi. Succede a tutti (è scientificamente provato) perché il metodo (psicolinguistico) propone e sollecita il naturale apprendimento della madrelingua. D’altra parte, studiamo l’italiano a scuola, quando già lo parliamo da anni: ebbene, nel mondo di Hocus & Lotus va uguale anche per l’inglese (e non solo), poiché i bimbi (0-11 anni) lo imparano un’avventura dopo l’altra, partecipando alle esperienze dei due dinocrocs e guidati dalle Magic Teachers, maestre (anche) di empatia in grado di scatenare e soddisfare la loro necessità di essere compresi e di comunicare, ovvero la molla all’origine del linguaggio.

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Hocus & Lotus: il metodo psicolinguistico
Concepito all’inizio degli anni Novanta dalla professoressa Traute Taeschner, ordinaria di Psicologia dello Sviluppo del Linguaggio e della Comunicazione all'Università La Sapienza di Roma, il metodo psicolinguistico di Hocus & Lotus è la risposta al fallimento degli approcci tradizionali, per lo più incentrati sullo studio della grammatica. Qui non si studia sui libri aperti sui banchi: qui si sta in cerchio, ci s’infila una maglietta, si recita una formula magica e si va alla scoperta delle sceneggiature teatrali che incastrano in un’altra lingua la routine a misura di bambino. Qui la progressione è lessicale, non grammaticale e ogni scenario crea le condizioni per imparare parole nuove. Qui le maestre sono magiche perché quando indossano la maglietta e raccontano le storie non parlano né capiscono più l’italiano ma hanno tutte le intenzioni di comunicare e ci riescono. Come? Non solo in virtù della loro formazione professionale – linguistica, in glottodidattica infantile e in drammaturgia – ma anzitutto conquistando i piccoli con un sorriso, tenendoli agganciati con lo sguardo e costruendo con loro relazioni affettive così da incoraggiarli a lasciarsi andare, a srotolare la nuova lingua e ad usarla per dare nuova forma e voce ai pensieri.

Dinocroc: al servizio di tutte le lingue
Insomma, attraverso un vero e proprio teatro mimico e gestuale articolato in sei copioni all’anno per 5 anni, Hocus & Lotus (rispettivamente maschio e femmina, nati dalla penna di Giulia Francese che nel caratterizzarli ha semplicemente dotato Lotus delle ciglia) e le magic teachers fanno sì che il significato delle parole e delle frasi si apprenda attraverso un lavoro attivo, laddove l'azione scenica dà senso al suono delle parole e la nuova lingua diventa, concretamente, una lingua veicolare. Ragion per cui il metodo è adatto all'apprendimento di tutte le lingue, anche quella materna, ed è utilizzato con successo anche in ambito logopedistico, in presenza di spettro autistico o di sindrome di Down. Tanto per fare qualche esempio – perché ormai Hocus & Lotus sono in mezzo mondo e parlano svariati idiomi –, nelle provincie di Trento e Bolzano insegnano il tedesco; in Germania aiutano i bimbi profughi e in Gran Bretagna gli studenti alle prese con il francese, la seconda lingua nelle scuole dell’obbligo.

La pratica quotidiana: il ruolo della famiglia
Va da sé che se imparare è come crescere e un pasto a settimana non basta per diventare grandi, anche Hocus & Lotus richiedono un po’ di tempo tutti i giorni, rendendo il supporto della famiglia tanto necessario quanto sostenibile. Nello specifico, infatti, si tratta di sottoporre ai figli un cartone animato al giorno, una sorta di mini-musical che ripropone la storia dei dinocrocs e, ancora una volta, trasforma un processo d’apprendimento in un gioco. D’altra parte, come sosteneva il pedagogista ottocentesco Jean Paul, “Il gioco è una cosa seria. Anzi, tremendamente seria”.

Contatti

Hocus & Lotus
Email: info@hocus-lotus.edu
Tel: 06 37898884
Sito: www.hocus-lotus.edu

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